Poiché siamo consapevoli che:
se si vuole salvare la Terra e l’esistenza dell’uomo nel mondo in un momento in cui un intero sistema minaccia di affondare mettendo a rischio anche l’esistenza del nostro pianeta, è indispensabile cambiare le coscienze
che oggi le nostre coscienze sono sempre più manipolate e la maggior parte delle persone pensa quello che altri hanno pensato per loro
che in un mondo impoverito dall’omologazione e dalla globalizzazione, occorre riaffermare il valore della differenza e dell’unicità di ogni uomo e di ogni creatura vivente
che quindi la differenza deve essere considerata un diritto naturale inalienabile con tutte le conseguenze che ciò che comporta
che come ha scritto Raimon Panikkar il disarmo militare può avvenire solo attraverso un disarmo culturale
che il nostro sapere oggi è per lo più un accumulo di informazioni che prescindono dall’esperienza e per questo diventiamo sempre più fragili
che la società è diventata un forma di individualismo esasperato in cui a nessuno importa del vicino e il senso del limite interiore è sempre più sbiadito
che per questo abbiamo perso la nostra anima e anche il riferimento alla parola “anima” sostituendola con altre prese a prestito dalla sociologia e dalla psicoanalisi, che non possono essere sinonimi
che quindi la nostra vita, il nostro pensiero hanno perso il loro punto di congiunzione con l’Essere. Senza questo, la nostra vita e il mondo stesso cadono nel Non-Senso. Di ciò vediamo ogni giorno le conseguenze: non solo per il dilagare della violenza, di un’avidità sfrenata, di uno scadimento dei sentimenti, della cultura e delle aspirazioni, di un impoverimento di ogni tessuto connettivo sociale, ma ancor più di ogni percezione di responsabilità, di ogni distinzione fra bene e male, di un’accettazione paurosamente indifferenziata di ogni aberrazione, di una perdita insieme del senso della giustizia e del senso della pietà
Poiché abbiamo la convinzione
che l’uomo non sia solo un animale razionale, ma in lui corpo e spirito siano indissolubilmente connessi
che, anche chi non aderisce a una religione, possa dare il nome di Dio all’energia cosmica che è dentro e fuori di noi e ci unisce all’universo
che le idee non possano mai essere universali, ma esistano dentro di noi verità eterne che non hanno bisogno di dimostrazione e che dovrebbero guidare la nostra vita e a cui daremo il nome di Miti nel senso usato da Ramon Panikkar
che l’unica via di salvezza sia il perseguire una nuova coscienza collettiva universale in cui la società non possa più essere considerata una somma di numeri da manipolare ai fini di un’economia di mercato
che solo in questo modo si possa raggiungere una reale uguaglianza degli esseri umani che prescinda da ogni ideologia politica
Poiché crediamo
che l’essenza e il compito della Poesia è quello di esprimere l’ineffabile, e che per questo il Linguaggio della Poesia, come credeva Holderlin, è il linguaggio in cui si manifesta l’Essere, inteso come l’esistente inscritto in una dimensione di Spiritualità, da cui la qualità sacrale della Poesia e della Vita
che a tale fine la Poesia si avvale, come credevano i Simbolisti in opposizione a una concezione materialista, di una facoltà profetica, visionaria e medianica per metterci in contatto con un Universo/Essere in continuo divenire
che per questo la Poesia è una delle più alte possibilità concesse all’uomo di fare l’esperienza di una realtà che vada oltre la realtà quotidiana immediata, costituendo una chiave di conoscenza diversa e privilegiata, in grado di postulare l’esistenza di una dimensione psichica del mondo, quell’Anima del Mondo esplorata dal grande poeta irlandese Yeats.
che la Poesia, attivando e alimentandosi di quel pensiero analogico che è il motore dell’immaginazione e dell’intuizione e quindi della creatività umana, è in grado di cogliere quella fitta rete di corrispondenze, di cui ha scritto Baudelaire, che ci fa sperimentare interiormente l’interdipendenza di tutto ciò che esiste, per cui nessuno di noi può considerarsi narcisisticamente come una realtà a sé stante
che la Poesia rimane tuttavia il luogo della Differenza, in quanto afferma il valore unico e assoluto anche della più piccola cosa
che la Poesia, coniugando indissolubilmente pensiero, sentimento ed emozione attraverso il suono e l’immagine, ricostruisce l’unità della nostra psiche, scissa schizofrenicamente nella nostra società attuale fra cuore, mente e corpo
che oggi tuttavia questa vocazione forte della Poesia è per lo più disattesa, a favore di un pensiero debole, materialista e nichilista che celebra il nulla, il non-senso e la disgregazione, e viene meno così al suo compito salvifico attraverso la Parola
che è quindi tempo e più che mai necessario che la Poesia si riappropri del suo ruolo originario
Per questi motivi vogliamo lanciare il
Manifesto di una Nuova Poesia Umanista Universale
per affermare con forza la necessità di una Poesia che
ridia all’uomo una centralità e un valore che non sia quello oggi imperante del denaro e del potere, ma sia invece quello già potentemente affermato dall’Umanesimo e inscritto in una dimensione di Spiritualità, evitando la tentazione demonica di fare dell’uomo una pseudo divinità megalomane e distruttiva in grado di interferire e modificare le leggi dell’Universo.
riscopra la permanenza dentro di noi dei miti e dei simboli che danno atto all’uomo della sua sostanziale unità con la Natura e il Cosmo, riallacciandosi a una millenaria tradizione mistica e sapienziale convergente in tutte le epoche e civiltà
affermi con forza quel valore di Libertà che le è connaturato e per cui sono morti nel secolo scorso e continuano ancora oggi a morire tanti poeti, perché il linguaggio della Poesia è per sua natura politico e rivoluzionario affermando insieme l’Uguaglianza e la Differenza e per questo mette in difficoltà chi ha come unico fine la supremazia, lo sfruttamento e la conquista
faccia riacquistare all’uomo la consapevolezza della sua dignità a fronte della spersonalizzazione provocata dalla globalizzazione, e così facendo lo sollevi dal disprezzo di sé che oggi lo rode e dilaga dentro di lui come una ripugnante metastasi cui la mistificazione l’ha condotto.
ridia al Sociale, contrastando e demistificando la manipolazione dei media, la sua perduta dimensione spirituale
Solo questa poesia potrà trovare un linguaggio che metta l’uomo in contatto con il suo io profondo e lo aiuti a raggiungere una nuova consapevolezza, dando forma alle ansie e alle speranze del nostro tempo non su un piano intellettuale/ideologico, ma su quello della coscienza di sé, del sentimento e dell’emozione, capaci di far vibrare e smuovere gli animi, perché solo il desiderio e l’emozione sono mezzi potenti capaci di indurci al cambiamento
Questo linguaggio potrà essere la forza dirompente che aiuterà gli individui a riconoscersi non semplici pedine su uno scacchiere economico, ma portatrici di quel valore assoluto in nome del quale Omero poteva chiamare “divino” anche Eumeo, semplice porcaro.
Questa voce ritrovata di una Nuova Poesia Umanista Universale dovrà levarsi sempre più forte dappertutto nel mondo, in ogni luogo e in ogni lingua, ogni giorno di più, mettendo in moto una resistenza spirituale condivisa da un numero sempre maggiore di uomini e donne, che è la condizione essenziale e necessaria per contrastare il dominio illecito di un’economia fine a se stessa e causa di una sempre più scandalosa diseguaglianza , l’ingiustizia, la schiavitù, il tentativo in atto di distruggere l’anima dell’uomo facendone un robot manovrato da poteri anonimi e sfuggenti. Perché niente è più forte di ciò che nasce dalle profonde regioni dell’Anima, che sono anche le regioni della Poesia, e questo, aiutando l’uomo a ritrovare la propria “divinità” conculcata, potrà alimentare nel mondo un movimento di salvezza che ci auguriamo inarrestabile.
Perché La Poesia è Conoscenza
Perché La Poesia salva la Vita
Donatella Bisutti