“Xenia”: il numero 2/2022 tra impegno civile e poeti liguri
La rivista “Xenia – Trimestrale di letteratura e cultura”, curata dall’Associazione Genova Lettere, è una lettura preziosa per gli appassionati di poesia e non solo. La ricchezza degli approfondimenti dà la possibilità di esplorare tematiche non banali, e il valore delle poesie pubblicate offre l’occasione di scoprire autrici ed autori diversi e interessanti.
Nel secondo numero di questo 2022, che ha un poco accompagnato la mia estate, è davvero suggestivo il saggio di Rosa Elisa Giangoia “I fiori per il dolore e per il ricordo”, dedicato al ruolo del crisantemo nella poesia italiana del novecento, descrivendo la sua parabola da fiore decorativo a fiore del lutto. Un intervento colto e sorprendente.
Giustamente viene dato molto spazio ai poeti genovesi e liguri, ed ho molto apprezzato gli interventi di Eugenio Villani dedicato a Montale – “La folgorazione di Arsenio” – e di Massimo Morasso a Caproni – “Su Giorgio Caproni -, oltre al doveroso approfondimento di Davide Puccini dedicato al Meridiano di Camillo Sbarbaro.
Tra i testi colpiscono le tre poesie civili di Andrea Guiati dolorosamente ispirate dall’invasione dell’Ucraina e l’affiancamento della traduzione di Gilberto Sacerdoti Pied Beauty – Bellezza confusa di Gerard Manley Hopkins a “Hopkins e Adriatico” scritta dallo stesso Sacerdoti e corredata da una sua bella nota esplicativa. Ricordo che nella redazione della rivista figurano oltre a Rosa Elisa Giangoia anche Milena Buzzoni, Vittorio Coletti, Giuseppe Conte, Goffredo D’Aste, Giuliana Rovetta e Stefano Verdino.
Il sommario di questo numero: